Il Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza, ha l’ambizioso obiettivo di traghettare il nostro Paese verso un futuro ecologicamente sostenibile, e l’efficientamento energetico è al centro di questa transizione. L’idea è quella di rendere le abitazioni indipendenti dai grandi fornitori di energia, attraverso l’installazione di impianti di autoproduzione, come il fotovoltaico o il mini-eolico.

Tuttavia, ci si rende conto che questi impianti possono essere costosi per molte famiglie e non tutti hanno le risorse per poterli acquistare. Ecco che entra in gioco il reddito energetico, un contributo a fondo perduto pensato proprio per aiutare le famiglie più bisognose ad installare sistemi che possano ridurre i consumi energetici e di conseguenza le bollette, e al contempo ridurre l’inquinamento ambientale attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili a zero emissioni.

Con questo incentivo, le famiglie potranno finalmente avere la possibilità di diventare veramente autonome, sia dal punto di vista energetico, sia dal punto di vista economico.

A quanto ammonta il bonus per il reddito energetico?

Il reddito energetico è un’opportunità unica per le famiglie che vogliono diventare indipendenti dai grandi fornitori di energia e al contempo ridurre i costi delle bollette e l’impatto ambientale. Con un contributo a fondo perduto che va dai 6.000 ai 8.500 euro, questa misura aiuta le famiglie bisognose ad installare sistemi di produzione di energia rinnovabile e zero emissioni.

Con il bonus, è possibile installare i seguenti impianti:

  • impianti fotovoltaici di potenza non inferiore a 1,8 kW e in grado di produrre almeno 1.200 kwh
  • impianti solari termici
  • impianti microeolici
  • sistemi di accumulo.

Inoltre, il 20% dell’importo può essere utilizzato per l’installazione di sistemi per la produzione di acqua calda, ma solo se abbinati a sistemi di produzione di energia elettrica. L’importo massimo di 8.500 euro può essere erogato nel caso in cui i beneficiari siano dei condomini.

Immagina di essere in grado di produrre la tua energia, di ridurre le bollette e di fare la tua parte per l’ambiente. Il reddito energetico ti offre tutto questo e molto di più. Non perdere questa occasione per diventare veramente indipendente dai grandi fornitori di energia.

Chi può richiedere questo bonus legato all’energia?

Il reddito energetico è un’opportunità unica per le famiglie che vogliono diventare indipendenti dai grandi fornitori di energia e al contempo ridurre i costi delle bollette e l’impatto ambientale. Con un reddito Isee inferiore a 20.000 euro, è possibile beneficiare di questa agevolazione. I proprietari di immobili e gli usufruttuari possono presentare la domanda e partecipare ai bandi regionali e comunali per ottenere il contributo.

Una volta selezionati, gli ammessi al beneficio devono stipulare un contratto con GSE per lo “scambio sul posto” dell’energia prodotta dagli impianti, e gli utenti che realizzano impianti (fotovoltaico e mini-eolico) per l’autoproduzione di energia devono impegnarsi a cedere alla regione i crediti maturati verso il GSE.

La regione a sua volta può investire le risorse in nuovi bandi per il reddito energetico. Attualmente le regioni che hanno bandi attivi per il reddito energetico sono Sardegna e Puglia, ma altre dovrebbero seguire a breve.

E’ importante notare che il beneficio del reddito energetico non può essere cumulato con altre agevolazioni sullo stesso sistema di efficientamento. Se si utilizzano altre agevolazioni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, non si può ottenere il reddito energetico.